Book in Progress AI: Quando l'Intelligenza Artificiale Diventa Alleata dell'Apprendimento

Book in Progress AI: Quando l'Intelligenza Artificiale Diventa Alleata dell'Apprendimento

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Un viaggio nell’innovazione scolastica: la testimonianza di tre protagonisti della scuola italiana che hanno sperimentato una piattaforma rivoluzionaria per la personalizzazione didattica

Un Ambiente di Apprendimento che Guarda al Futuro

“L’innovazione a scuola significa costruire un ambiente di apprendimento che abilita tutti e tutte, docenti e alunni, a essere la versione migliore di sé stessi”, afferma Emanuela Scicchitano, dirigente dell’Istituto Comprensivo Laives. Una visione che parte da una convinzione profonda: “È solo quando abbiamo uno sguardo sul futuro che riusciamo a vivere meglio il presente e a capire meglio il passato”.

Questa filosofia ha preso forma concreta presso l’IISS Majorana di Brindisi, dove l’intero ecosistema educativo ruota attorno all’unicità degli studenti. Un ambiente di apprendimento non solo fisico ma anche virtuale, come testimonia l’esperienza con la piattaforma Book in Progress AI.

Scicchitano, insieme alla professoressa Anna Del Vecchio, esperta di inclusione e tecnologia, e all’ispettore scolastico Fabio Furciniti della Direzione Istruzione e Formazione di Bolzano, hanno partecipato il 20 e 21 novembre a una formazione intensiva che ha rivelato le potenzialità dell’intelligenza artificiale in ambito educativo.

La Piattaforma Book in Progress AI: Pedagogia Prima di Tecnologia

“Abbiamo deciso di accettare l’invito del dirigente Salvatore Giuliano per capire dal vivo come l’intelligenza artificiale, se inserita in un contesto pedagogico, può diventare un mediatore didattico e un alleato per l’apprendimento”, spiega il gruppo di partecipanti.

L’obiettivo era verificare sul campo se l’AI potesse davvero affiancare insegnanti e alunni nel percorso scolastico. E i risultati hanno superato le aspettative. “Ciò che ci ha colpito della piattaforma sono i concetti pedagogici alla base: personalizzazione degli apprendimenti e feedback formativo”, sottolineano i tre esperti.

Book in Progress AI opera su due livelli complementari: “Permette ai docenti di diventare editor dei contenuti e delle attività didattiche previste dai curricoli scolastici e agli alunni di potervi accedere dai propri tablet e di personalizzarli in base ai propri stili di apprendimento e bisogni educativi”.

Il risultato? “Ogni attività didattica diventa un vestito che ciascuno può cucirsi addosso, sempre rimanendo all’interno di un ambiente sicuro e protetto”, una metafora efficace che descrive perfettamente la flessibilità del sistema.

Due Dinamiche Virtuose: Creatività Docente e Metacognizione Studentesca

Questo approccio pedagogico innesca un meccanismo virtuoso che i tre partecipanti hanno osservato con attenzione: “Si attivano due dinamiche positive: la creatività dei docenti editor nel generare contenuti adatti ai loro contesti classe e la metacognizione degli alunni”.

Quest’ultima si manifesta particolarmente “nel momento in cui ragionano sui propri stili di apprendimento, sui punti di forza e di criticità, che possono emergere nelle valutazioni formative”. Un processo di auto-consapevolezza che rappresenta una competenza fondamentale per l’apprendimento permanente.

Un Approccio Rivoluzionario per la Scuola Italiana

“Per la scuola questo approccio è rivoluzionario”, dichiarano senza esitazione i tre professionisti, “perché fa della tecnologia e dell’intelligenza artificiale un tramite per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi, come il successo formativo degli alunni e delle alunne”.

La tecnologia, quindi, non è più fine a sé stessa ma strumento pedagogico al servizio di una missione educativa più ampia. Come sottolineano nella loro testimonianza: “È un obiettivo che alla Scuola italiana dell’Alto Adige, guidata dall’Intendente Vincenzo Gullotta, preme molto raggiungere perché è solo sul successo formativo degli studenti che si può costruire un sistema paese inclusivo e competitivo”.

L’esperienza vissuta al Majorana di Brindisi dimostra che l’innovazione scolastica autentica nasce quando si ha il coraggio di abbracciare il cambiamento senza perdere di vista i fondamenti pedagogici. Un equilibrio delicato ma possibile, come testimonia questa esperienza concreta di trasformazione digitale consapevole.

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